BMW G310 R Flat Tracker by Wedge Motorcycles

Quando snobbate le moto di piccola cilindrata pensate a questa G310 R assemblata Takashi Nihira e immaginatevi a derapare sulla terra battuta, che ne dite della BMW più leggera e maneggevole di sempre?

BMW G310 R Flat Tracker – E’ risaputo che con la miniaturizzazione i giapponesi sono dei maestri, non a caso erano specializzati nella produzione dei primi microchip e sono i migliori al mondo nel campo della coltivazione dei Bonsai.

Sarà un caso ma il giapponese Takashi Nihira di Wedge Motorcycle ha preso la più piccola BMW in listino e l’ha resa ancora più mignon. Adesso però urge un chiarimento: non è che la moto è stata rimpicciolita, il modello di serie è stato alleggerito e trasformato in una delle più agili flat tracker mai viste.

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Per Takashi le flat tracker sono le moto più adattabili ad ogni terreno e quindi che danno la maggior libertà di spostamento su tutte le superfici, divertendosi al massimo. Da questa idea il nostro customizer è partito alleggerendo tutta la G 310 R di serie.

Cercando di allontanare il più possibile il mono-ammortizzatore posteriore dallo scarico, Takashi ha trovato una posizione particolare ma anche d’effetto per questo componente meccanico. La testa del monoammortizzatore è ora imperniata direttamente sopra la testata del motore indo-bavarese.

Per dare visibilità a questa chicca, il serbatoio ha una forma a mezzaluna piacevole anche dal punto di vista estetico. Il “tank” ora risulta molto compatto ma, anche con il filtro dell’aria nuovo, la G 310 R consuma davvero poco quindi l’autonomia non è sicuramente un problema.

Se il telaio, senza le sovrastrutture originali è sorprendentemente bello, il telaietto posteriore fatto da Takashi è talmente curato che sembra realizzato in Baviera. Il colore verde calza a meraviglia soprattutto in contrasto con le sovrastrutture grige lavorate ad arte in Wedge Motorcycle.

La moto è davvero minimale come una flat dovrebbe essere: mancano fari e frecce e c’è una bella targa porta-numero al posto del proiettore anteriore, un altra copre iinvece i  terminali di scarico sdoppiati che corrono sul lato destro della moto. I cerchi in lega colpiscono subito e come tutto il resto sono all’insegna della razionalità e delle proporzioni azzeccate. Per certi versi siamo di fronte ad una entry level da terra battuta, come poteva essere la Aprilia RX 125 per le enduro o la Mito per le supersportive: moto piccole ma già “piene della essenza” del loro genere.

La differenza tra quelle gloriose apripista da neofiti e questa piccola BMW è che la realizzazione della special è molto meno “consumer” e di conseguenza molto più curata: per intenderci, siamo di fronte ad un vero e proprio gioellino da 34 cv.

 

Mauro Di Mise

Posted by Mauro Di Mise

Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.