Hazan Motorworks KNTT 1200

Quando una cosa è troppo bella non ci vengono le parole, si rimane con gli occhi spalancati e ci si chiede come sia possibile tanta grazia. Peccato che il nostro lavoro sia proprio quello di parlare e spiegare quegli oggetti fantastici (le moto) che fanno battere il cuore ed innamorare come pischelletti…

Hazan Motorworks KNTT 1200 – Max Hazan non ci ha mai semplificato il lavoro perché con le sue creazioni l’”effetto wow” è totale . Bisogna però dire che , di contro, gli adattamenti e i lavori che esegue sulle sue moto sono talmente radicali che da descrivere c’è parecchio…

Avete già visto le foto della moto di cui parliamo oggi (lo sappiamo) e, se siete abbastanza acuti, avete anche capito che dietro le fattezze snelle di una moto dall’aspetto quasi italiano, si cela un bel V-twin di purissima stirpe yankee. Un momento, purissima proprio no dato che il 1200 Knuckelhead originale è stato modificato per avere le teste dei cilindri identiche rendendo simmetrico quel fantastico bicilindrico HD.

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Certo il knuckelhead 74ci (radicalmente) modificato resta sempre un puledro anziano da soli 50 CV ma nella mente di Hazan questa HD doveva avvicinarsi alle racing KRTT o XRTT, ecco perché la linea e le proporzioni richiamano un aspetto agile e scattante. Per fortuna la sensazione di leggerezza è comprovata dai fatti: il peso a secco resta sotto i 170 kg, così anche con pochi cavalli lo spunto di certo non manca. Avreste mai detto che dei cerchi dorati tipo Campagnolo si abbinano perfettamente con delle semicarene in alluminio lucidato? strano ma azzeccato mix, vero?

Con i lavori della Hazan Motorworks capita spesso di non capire se una moto viene dal passato o dal futuro; forse proprio questo è il bello della KNTT 1200: è come se ci fosse un continuo climax passato-futuro in maniera più che evidente. Il rastremato cupolino scuro, le ridotte carene in metallo, il serbatoio sinuoso e il dinamico codino ci preparano al colpo di scena finale, ovvero un impianto di scarico di origine Termignoni che sembra provenire da un attuale MotoGP. Ok, i CV sono pochi ma il sound è sicuramente importante e gudurioso da ascoltare.

Se vi chiedete da che moto provenga il telaio di sicuro non indovinerete dato che il pezzo è stato totalmente autocostruito da Hazan e dalla sua crew di Los Angeles. Dimenticavamo di citarvi altre due finezze quali i carburatori Dellorto PHF36 e la trasmissione finale a vista di provenienza Indian Scout. Non ci siamo dimenticati però di quella strana sensazione di smarrimento che provocano le cose belle, quella sensazione semplice ma speciale che hanno i bambini di fronte al loro giocattoli preferiti. Thank you Max…

Mauro Di Mise

Posted by Mauro Di Mise

Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.