Tux Customs Cafe Cross: che mix!

In Norvegia fa freddino, cosa c’è di meglio per scaldarsi di un buon caffè caldo? Ad Oslo il caffè lo servono mixato: ecco la cafè cross, originale via di mezzo tra una tracker ed una cafè racer

Tux Customs Cafe Cross

Tux Customs Cafè Cross – Chi è Casper? Il fantasmino simpatico del grande schermo? Si ma non vi parlo di quello…Nel nostro caso Casper è il Nickname di Øyvind Caspersen, cerativo customizer norvegese che ha dato vita alla originale Cafè Cross che vedete nelle foto.

Ad Oslo, Casper lavora per le officine dell’importatore Audi e pur non avendo studiato meccanica ha sempre lavorato su qualche auto con il papà fin da quando era bambino.
Da sempre a Casper piace guidare auto o moto che gli altri non hanno e quindi il sistema migliore per fare ciò è di costruirne di proprie. Per quanto le spese ed il lavoro abbiano un po’ assopito in lui la voglia di creare qualcosa a quattro ruote, la voglia di moto, dopo svariati anni torna prepotente a farsi sentire (ne sapete qualcosa anche voi vero?). Questo desiderio, alimentato dalla serie Cafè Racer su Discovery channel Norvegia, prende man mano la forma di una ferma intenzione.

Tux Customs Cafe Cross Dietro

Grazie a ore passate su ebay e craiglist, il giovane trentottenne norvegese (si giovane!) trova una Suzuki GS 400 che customizza rendendola una bella cafè racer. La moto piace subito e viene venduta in pochissimo tempo. Questo è solo il primo passo; galvanizzato dai risultati ottenuti, Casper decide con quattro amici di prendere un officina in affitto fuori Oslo. Qui nasce la Tux Customs e con lei la interessante Cafè Cross che vedete nelle foto. La moto ha il serbatoio in Samoa Orange (colore Audi) e l’elegante vecchio logo Honda, due ruotone tassellate, il faro giallo ed un monobraccio che si protende lontano quasi come sulle drag racing americane.

Come base di partenza per la moto, si sono usati il motore e il telaio di una Honda XL 600R del 1987 (passano gli anni vero?) ma a questi viene abbinata una bella e più recente forcella a steli rovesciati proveniente da una Kawa zx 10R del 2005. Ovviamente, montare una forcella del genere ad un telaio degli anni 80′ ha richiesto un lungo lavoro di adattamento amanuense… certosina è stata anche la cura per la sella, realizzata interamente in casa e cucita con una vecchia macchina da cucire Singer.

Tux Customs Cafe Cross Lato Sinistro

Grandi lavori anche al posteriore, dove è stato adattato un monobraccio proveniente da una Honda VFR 400 che bascula accoppiato ad un ammortizzatore di provenienza KTM supermotard. Il cerchio posteriore a 5 razze è invece di una VFR 750. Anche il bel serbatoio è di provenienza Honda: apparteneva infatti ad una CB 550 della metà degli anni 70′, questo a riprova del fatto che chi crea cafè racer ha molto in comune con il Dr Frankenstein, il quale aspirava a dare un anima ad un corpo assemblato con “resti” destinati all’oblio.

Tux Customs Cafe Cross Motore

Al di là di mostri e fantasmi, Cafè Cross, originale ibrido tra una cafe racer ed una tracker, sta ottenendo un notevole successo sui media specializzati e la piccola factory norvegese sta pensando già ad un altro progetto, questa volta in stile ancora più americano e probabilmente ancora con dei bei “ruotoni” tassellati. Curiosi eh?!

foto di: Nicki Twang

Mauro Di Mise

Posted by Mauro Di Mise

Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.