WC Continental GT: quell’aletta in più

Forse le special più belle sono quelle stupende fuoriserie “tirate fuori” da modelli umili. La favola del brutto anatroccolo è un tema ricorrente in questo mondo ma qui di brutto non c’è nulla: è solo questione di un aletta…

WC Continental GT – Se c’è una cosa che non va bene sulla cafe racer prodotta dalla Royal Enfield è la protezione della pompa del freno posteriore. Perché diciamo questo? Perché quel dettaglio (di per se poco importante) è evidentemente ed inequivocabilmente cheap e sembra gridare a tutto il mondo che la mono indiana è una moto “vorrei ma non posso”. Esageriamo? Forse, ma spesso i particolari fanno la differenza (anche di prezzo) e lo sanno bene gli esperti indonesiani di White Collar Motor Bikes che ne hanno stravolta una per benino.

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La versione indonesiana della mono indiana si presenta con delle sovrastrutture completamente inedite, disegnate e realizzate di sana pianta dagli esperti di White Collar Bike.  La maestria nel lavorare l’alluminio di questi ragazzi non ha eguali: guardate che belle le linee scolpite nel serbatoio e quelle che incorniciano il moderno  faro a tre proiettori. Altro che decals…

Ma sono anche altri  particolari  a farci impazzire: il terminale di scarico sotto-sella con uscita a nido d’ape perfettamente integrato nel codino e la ruota anteriore con il disco freno camuffato da tamburo: Spettacolare, non c’è che dire.

L’avantreno non è così evoluto: si è scelta una forcella di una vecchia CBX ma la sua figura la fa, forse una upside-down sarebbe stata ancora meglio ma non si può dire che l’anteriore Honda sia brutto, anzi.

Guardando bene, si scorgono semi-nascosti nel posteriore della moto  due fanalini tondi che fanno il loro lavoro senza sporcare la linea pulita della special.

E la “famosa” protezione della pompa freno posteriore? Beh è adesso ce ne è una a forma di aletta  fatta d’ alluminio che fa (ovviamente) impallidire l’originale. Questo manufatto presente su entrambi i lati  si raccorda idealmente con due coperture, sempre in alluminio, presenti sugli ammortizzatori posteriori di serie; anche queste evidenziano una cura costruttiva notevole ed un design dinamico e piacevole.

Il monocilindrico Enfield era già bello quando uscito dallo stabilimento di Nuova Delhi ma con la testata verniciata di nero appare intonato all’ eleganza globale del lavoro di White Collar Bike. Chissà come mai ma ora che vediamo questa Enfield fatta a Bandung ci viene voglia di guidare una bella mono, a voi?

 

 

Mauro Di Mise

Posted by Mauro Di Mise

Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.