(Italiano) The Mad Boxer: Quando il boxer è Tyson

(Italiano) Bella idea quella di fare una special con il sei cilindri della Goldwing vero? già ma qui si va ben oltre, qui si picchia duro…

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The Mad Boxer – Costruire una moto con motore di un auto è intrigante ma quanti riescono a fare qualcosa di decentemente dimensionato e che non ammazzi il proprietario alla prima accelerata? Il neozelandese Marcel van Hooijdonk ci ha pensato ben 5 anni fa e per scommessa ha sfornato la folle moto che vedete nelle foto.

Subaru Mad Boxer 01
Subaru Mad Boxer 02
Subaru Mad Boxer 03
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Marcel ha subito pensato di bypassare la fase delle ricerca di un telaio di moto in modo che esso potesse ospitare il grosso boxer 2.5 Subaru. Si è cercato di costruire il tutto considerando il motore portante ed allestendo la moto attorno al propulsore turbo con tanto lavoro con macchine CNC.

La bellezza di questa mostruosa boxerona è che il grosso è appunto autocostruito o adattato e dal mondo delle moto proviene solo il serbatoio (Kawasaki) e i freni (Buell) con ben due pinze sul disco anteriore.

Per far sì che le coppia “monstre” del quattro cilindri giapponese venisse erogata con un minimo più di gestibilità si è scelto di adottare un turbo di dimensioni ridotte rispetto a quello di serie sulla WRX. La potenza raggiunge la trasmissione finale con una primaria automatica a soli due rapporti, più che necessari per portare a spasso un peso irrisorio per quella cubatura, garantendo comunque un buon allungo.

La ciclistica è anche più ricercata di quello che si si aspetta con una sospensione anteriore che ricorda le soluzioni sopraffine adottate dalla Bimota per la Tesi o dal mitico Ascanio Rodigo per le cativissime Vyrus.

La Mad Boxer è sicuramente una moto pazza ma, incredibile a dirsi, è addirittura street legal in Nuova Zelanda! Se vi sembra goffa pensate alla massiccia Much o alla imponente Lazareth, senza contare la pacchiana Boss Hoss.  Detto questo, la potenza sprigionata (e soprattutto la coppia) sono pazzesche con un  valore attorno ai 300 Nm.

Pensiamo che un lavoro del genere, anche se bizzarro o pazzo sia un notevole esercizio di tecnica e ci faccia riflettere su due aspetti: in primis, d’ora in poi guarderemo alla F6C della Honda o alla Rocket 3 Triumph come delle “agili commuter” e secondariamente saremmo curiosi di ruotare la manopola del gas e sentire il cazzotto del boxer mentre  sotto di noi il pneumatico posteriore lotta disperatamente con l’asfalto…

 

Mauro Di Mise

Posted by Mauro Di Mise

Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.