BMW Landspeeder by Revival Cycles: Gli anni d’oro della velocità

Ecco una showbike che non ci sembra assurdo paragonare al mitico velivolo del barone rosso. Nasce per essere messa in esposizione ma è più viva che mai, anzi ha già una erede…

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BMW Landspeeder – Immaginate di dover costruire una special per un salone di un facoltoso proprietario e veniate a sapere che questo signore abbia chiesto a Max Hazan di fare una moto per lui, oltre all’orgoglio di una cotanta concorrenza, cosa diavolo pensereste per stupire il vostro committente?

I ragazzi di Revival Cycles hanno pensato appunto ad un “revival” di una moto affascinante del passato. Stiamo parlando della BMW R37 del 1928 che Ernst Henne usò per conquistare svariati record di velocità.

BMW Landspeeder

Alan Stulberg di Revival è innamorato dei semimanubri  forma dalla forma aerodinamica e dalla ruota posteriore carenata. La commessa però crea scompiglio alla Revival, dove non sono abituati a fare moto da salone, la passione per le prestazioni è un caposaldo dei customizer texani che arrivano ad un vero e proprio “ammutinamento”. Il prode Alan promette così che oltre alla versione da esposizione ne sarà allestita una “racing” con tanto di compressore volumetrico…

Ma torniamo alla moto-scultura: anch’essa è progettata per raggiungere i 150 mph e così si è scelto un boxer da un litro molto più recente di quello usato da Henne.

BMW Landspeeder

Batteria, luci o alternatore non sono presenti e l’unico modo di avviare questa BMW è dandole una bella spinta  che faccia ruotare il magnete con anticipo elettronico.

Rispetto alla vecchia bicilindrica da record il passo è stato allungato per aumentare la stabilità e il motore è stato posto molto in basso per abbassare il più possibile il centro di gravità.

Il telaio prescelto è uno splendido scotolato in acciaio proveniente da una Zundapp K800 ma la sospensione anteriore è una fantastica reinterpretazione della originale di Hanne.

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Innanzi tutto il cannotto ha una inclinazione molto più estrema dell’originale (24°) e il reparto ammortizzante anteriore è una reinterpretazione di un link posteriore con beveraggio cinetico progressivo con regolazioni che permettono diversi tipi di compressione per alta o bassa velocità di rimbalzo.

Il cambio, come vi accorgerete dal video, è a mano ma a detta dei ragazzi texani è liscio come la seta…davvero ci piacerebbe saggiarne il funzionamento…

Se vi state chiedendo da dove vengano le ruote, beh sono hand-made come quasi tutto su questa moto come ad esempio le testate lisce con il logo Revival, la bella carenatura in lega, la sella, il cuscino da serbatoio, le manopole, le protezioni per il ginocchio e chi più ne ha ne metta.

Henne/Revival BMW in motion from Revival Cycles on Vimeo.

Nel video che troverete in questo articolo sentirete il sound del bicilindrico che ha qualcosa di rustico e cattivo, un sound selvaggio da brividi che fa arrabbiare anche noi per il fatto che questa moto sarà solo usata come un soprammobile da esposizione.

Capiamo, solo dopo aver visto il video, il quasi-ammutinamento dei ragazzi di Revival Cycles, perché anche quel suono è uno splendido omaggio al leggendario recordman che correva negli anni 30’ ad oltre 200 km/h.

Mauro Di Mise

Posted by Mauro Di Mise

Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.